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Outcomes of structural fat grafting for paralytic and non-paralytic dysphonia

Risultati della lipostruttura nel trattamento della disfonia paralitica e non paralitica

G. Cantarella1, G. Baracca1, S. Forti2, M. Gaffuri1, R.F. Mazzola1 3

1Otolaryngology Department; 2Audiology Unit, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Maggiore Policlinico Hospital, Milan; 3 Department of Surgical Sciences, University of Milan, Italy

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Summary

Aims of this prospective study were to evaluate the results of vocal fold structural fat grafting for glottic insufficiency and to compare the outcomes obtained in unilateral vocal fold paralysis (UVFP) and congenital or acquired soft tissue defects in vocal folds. Sixty-six consecutive patients with breathy dysphonia, in 43 cases (aged 16-79 years) related to UVFP and in 23 cases (aged 16-67 years) related to vocal fold iatrogenic scar or sulcus vocalis, underwent autologous structural fat grafting into vocal folds. Lipoaspirates were centrifuged at 1200 g for 3 min to separate and remove blood, cell debris and the oily layer. The refined fat was injected under direct microlaryngoscopy in a multilayered way. The main outcome measures were grade, roughness, breathiness, asthenicity and strain (GRBAS) perceptual evaluation, maximum phonation time (MPT), self-assessed Voice Handicap Index (VHI), and voice acoustic analysis, considered pre-operatively and at 3 and 6 months after fat grafting. After surgery, MPT, VHI, G and B improved in both groups (p < 0.05). In particular, G and VHI functional subscales showed a significantly greater decrease in patients with UVFP (p < 0.05). The acoustic variables improved significantly only in the UVFP group (p < 0.005). From 3 to 6 months postoperatively, most variables showed a trend with further improvement. Vocal fold structural fat grafting was significantly effective in treating glottic insufficiency due to UVFP or soft tissue defects. Perceptual, acoustic and subjective assessments confirmed that patients with UVFP had better outcomes than those with soft tissue defects.

Riassunto

Gli scopi di questo studio prospettico sono stati la valutazione multidimensionale dei risultati ottenuti con il trapianto di grasso autologo nelle corde vocali applicando la tecnica della lipostruttura, ed il confronto tra pazienti affetti da paralisi laringea monolaterale e difetti dei tessuti molli cordali, di natura congenita o acquisita. Sono stati studiati 66 pazienti consecutivi con insufficienza glottica dovuta in 43 casi (età 16-79 anni) a paralisi laringea monolaterale e in 23 (età 16-67 anni) a lesioni cicatriziali iatrogene delle corde vocali o a sulcus glottidis. Il tessuto adiposo è stato prelevato mediante aspirazione a bassa pressione negativa ed il lipoaspirato è stato centrifugato a 1200 g per 3 minuti per separare e rimuovere sangue, detriti cellulari e strato oleoso. I pazienti sono stati sottoposti all’iniezione di grasso purificato in una o in entrambe le corde vocali in microlaringoscopia diretta cercando di ottenere la diffusione in tutto lo spessore cordale. La valutazione dei risultati è stata eseguita mediante la scala percettiva (GRBAS), la misurazione del tempo massimo fonatorio (TMF), la somministrazione del questionario Voice Handicap Index (VHI) e l’analisi acustica della voce con MDVP. Per l’analisi statistica abbiamo considerato la valutazione pre-operatoria e quelle eseguite 3 e 6 mesi dopo l’intervento. Dopo l’intervento in entrambi i gruppi di pazienti è stato ottenuto un miglioramento significativo di TMF, VHI, e dei parametri G e B della scala GRBAS (p < 0,05). In particolare, G e la scala funzionale del VHI sono migliorati in modo più significativo nei pazienti con disfonia paralitica (p < 0,05). Le variabili acustiche sono migliorate solo nel gruppo delle disfonie paralitiche. Dai 3 ai 6 mesi dopo l’intervento è stato riscontrato un trend al miglioramento ulteriore in entrambi i gruppi di pazienti. In conclusione, l’iniezione di grasso autologo secondo il metodo della lipostruttura è significativamente efficace nel trattamento dell’insufficienza glottica sia in caso di paralisi laringea monolaterale che di alterazione della struttura cordale di tipo congenito o acquisito. Tuttavia le valutazioni soggettiva, acustica e percettiva evidenziano risultati migliori nei pazienti affetti da disfonia paralitica.